Contro il «mercato squalo» Morgan al Concertone del Primo Maggio: scatta la polemica contro il «mercato squalo»

Covermedia

2.5.2024 - 13:01

Morgan
Morgan

Durante l’evento clou per la celebrazione dei lavoratori, il cantautore ha sollevato una tempesta con un discorso critico verso il trattamento degli artisti in Italia e la qualità della musica contemporanea, seguito da un'esibizione che non ha lasciato indifferenti.

2.5.2024 - 13:01

Il Concertone del Primo Maggio a Roma si è distinto non solo per le esibizioni di artisti di spicco del 2024, ma anche per un momento di forte critica sociale portato avanti da Morgan, figura emblematica della musica italiana.

Il palco ha visto alternarsi nomi del calibro di Noemi e altri artisti emergenti, ma è stato Morgan a catalizzare l'attenzione con un intervento pungente contro le dinamiche del mercato musicale.

Morgan ha aperto il suo set con «Sì, certo l’amore», ma è stato il suo monologo a segnare il momento più intenso dell'esibizione.

Ha esordito lodando il patrimonio musicale italiano: «Allegro e adagio sono due parole italiane ma si usano in tutto il mondo», per poi passare a un appello alla politica affinché riconosca e tuteli di più gli artisti: «Oggi è un giorno di festa perché i lavoratori festeggiano ed io voglio ringraziare tutte le persone che stanno lavorando a questo spettacolo. Sono persone che hanno studiato che non hanno nessun tipo di tutela legale in questo paese.»

«Perché gli artisti non sono per niente considerati, non vengono rispettati dalla politica. Dalla politica no ma dal popolo sì perché restare senza musica è fare una vita peggiore».

L'intensità del discorso è aumentata quando Morgan ha affrontato direttamente i politici: «Questa è la vostra festa, perché voi avete lavorato e volete lo spettacolo. Noi facciamo un applauso e diciamo ai signori politici che noi italiani siamo inventori della musica in tutto il mondo e lasciare gli artisti privi di tutela legale nelle mani del becero mercato squalo non è degno dell'Italia che deve essere».

Il culmine dell'esibizione è stato raggiunto con un brano inedito, il cui ritornello «pubblicano i rutti» ha rappresentato una critica feroce alla qualità prevalente nella musica moderna, spesso incentrata più sul sensazionalismo che sulla sostanza.

La performance si è conclusa con l'emozionante duetto con Noemi in «Altrove», prima di essere interrotta per dare spazio al Tg3.

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